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Lo smartphone per l’assistenza domiciliare

AssistenzaDomiciliareSmartphone

Assistenza Domiciliare con Smartphone

Con l’età media che avanza e con la crisi che morde il freno alle spese pubbliche, sempre più aziende private gestiscono l’assistenza domiciliare.

Con l’impossibilità dell’ospedalizzazione del paziente, dovute alle mancanze di posti letto, queste aziende intervengono per assistere pazienti con malattie croniche o anziani, sostituendosi (in parte o in tutto) al servizio sanitario nazionale.

Non è per niente anomalo trovare aziende con una forza lavoro di più di 100 persone (con qualifica infermieristica) che viaggiano sul territorio per l’assistenza domiciliare.

Come fare per recuperare i dati di queste persone per costruire un database con cui alimentare l’amministrazione (per la fatturazione) o per reportare il tutto in una cartella clinica?

Oggi con poco più di 150€ è possibile dotarsi di uno smartphone Android che, tramite la tecnologia NFC, è in grado di leggere (e di scrivere!) tag RFID!

Questo vuol dire che posso leggere un RFID all’interno ad esempio di una tessera personale per identificare univocamente il paziente (e per fare in modo di controllare che l’operatore abbia assolto il suo compito), oppure utilizzare l’RFID (con una memoria adeguata) per scrivere informazioni di anamnesi o altro.

Tramite la camera, invece, posso leggere dei codici a barre (bidimensionali o multidimensionali) per identificare altre tipologie di dato (es: farmaci, prelievi, …)

In sede, questi dati vengono poi raccolti e informatizzati per dare con un unico click le informazioni richieste.

Il progetto è in collaborazione con Sirada.

Se vuoi saperne di più, contattaci e… Stay tuned!

Sviluppo di applicazioni

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Lo smartphone per l’assistenza domiciliare

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Assistenza Domiciliare con Smartphone

Con l’età media che avanza e con la crisi che morde il freno alle spese pubbliche, sempre più aziende private gestiscono l’assistenza domiciliare.

Con l’impossibilità dell’ospedalizzazione del paziente, dovute alle mancanze di posti letto, queste aziende intervengono per assistere pazienti con malattie croniche o anziani, sostituendosi (in parte o in tutto) al servizio sanitario nazionale.

Non è per niente anomalo trovare aziende con una forza lavoro di più di 100 persone (con qualifica infermieristica) che viaggiano sul territorio per l’assistenza domiciliare.

Come fare per recuperare i dati di queste persone per costruire un database con cui alimentare l’amministrazione (per la fatturazione) o per reportare il tutto in una cartella clinica?

Oggi con poco più di 150€ è possibile dotarsi di uno smartphone Android che, tramite la tecnologia NFC, è in grado di leggere (e di scrivere!) tag RFID!

Questo vuol dire che posso leggere un RFID all’interno ad esempio di una tessera personale per identificare univocamente il paziente (e per fare in modo di controllare che l’operatore abbia assolto il suo compito), oppure utilizzare l’RFID (con una memoria adeguata) per scrivere informazioni di anamnesi o altro.

Tramite la camera, invece, posso leggere dei codici a barre (bidimensionali o multidimensionali) per identificare altre tipologie di dato (es: farmaci, prelievi, …)

In sede, questi dati vengono poi raccolti e informatizzati per dare con un unico click le informazioni richieste.

Il progetto è in collaborazione con Sirada.

Se vuoi saperne di più, contattaci e… Stay tuned!

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